PSICODIAGNOSTICA

Dott. Giuseppe Castellani
 Dott. Pietro Aquino

PSICODIAGNOSTICA FORENSE

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BREVE DESCRIZIONE DEI TEST PSICODIAGNOSTICI IMPIEGATI IN QUESTA SEDE


1) Test di Rorschach : è il reattivo proiettivo di personalità più conosciuto ed utilizzato. Si basa sull’interpretazione che il soggetto fornisce a figure non strutturate presentate in 10 tavole. Sfruttando il meccanismo inconscio della proiezione, il paziente consente allo Psicologo di tracciarne il quadro della personalità, con riferimento sia alle caratteristiche di ‘ tratto ‘- ossia a quegli aspetti caratterologici più stabilizzati-, sia alla condizione di ‘stato’ più attuale, in virtù delle esperienze più recenti. Lo scrivente elabora il test secondo la Scuola Svizzera ( Zulliger, Ombredane, Loosli-Usteri, Bohm, ecc. ) ed ha composto un ‘Manuale per una rapida elaborazione del test ‘, ad uso dei Corsi da lui condotti su questo reattivo e per i Tirocinanti laureati in Psicologia.

2) Zulliger test-forma individuale ( Z test ) : reattivo proiettivo di personalità, elaborato da H.Zulliger . Esso nasce dopo la prova di Rorschach ed è basato sugli stessi meccanismi proiettivi di risposta del soggetto. È composto da tre tavole con le ‘macchie’, ha come finalità lo studio degli aspetti di ‘tratto ‘ della personalità , in parte influenzati dalle esperienze più recenti dell’esaminato. La sua velocità di applicazione e di elaborazione –senza niente togliere alla precisione diagnostica -, lo rende una prova proiettiva assai importante ed utile .Lo scrivente ha prodotto un ‘Manuale pratico ‘ per il suo studio, utilizzato dai Laureati in Psicologia tirocinanti presso di lui al Reparto Neuro- Consultorio Psicologico dell ‘ Ospedale Militare di Firenze.

3) Hand test : si tratta di un test proiettivo che si è rivelato, nel tempo, una prova assai indicativa della condizione di ‘stato’ psicologico presente nell’esaminato. E’ composto da 9 cartoncini con il disegno di una mano in una posizione diversa su ognuno di essi e da un cartoncino bianco. Al soggetto viene data la consegna di ‘ immaginare che azione ha compiuto o sta per compiere quella mano in quella posizione’, consentendo –secondo le regole elaborative della prova -, la proiezione della condizione più attuale del proprio stato d’animo. Per il cartoncino bianco viene data la consegna al soggetto di immaginare liberamente una mano che compia delle azioni, le prime che gli vengono in mente.Il test possiede un sistema di siglatura originale e consente la costruzione di una diagnosi relativa a come egli si percepisce inconsapevolmente nel periodo in corso.

4) Test di Scelta Alberi – TSA : è un test proiettivo che deriva dal test del disegno dell’albero di Koch, uno dei reattivi più conosciuti ed impiegati. Liliana Riccobono ne ricavò una versione ‘percettiva’ , pubblicata nel 1982, mediante la costruzione di una tavola con 5 disegni di differenti alberi, ad ognuno dei quali viene attribuito un punteggio che deriva dallo studio approfondito delle caratteristiche grafiche presenti in tali disegni ( ciò che costituisce la base del test di Koch ). Vi sono norme d’interpretazione divise per sesso e per età. Il test fornisce il profilo psicologico del soggetto secondo ’16 tratti’, che costituiscono la base della personalità dell’esaminato e le caratteristiche del momento in cui si manifesta la presenza di uno stato di malessere psicologico, ovverosia la sua condizione attuale sintomatica. La prova si configura come un test di ‘stato attuale’, con importanti caratteristiche di ‘interazione ‘ tra quanto emerge. Lo scrivente ha condotto uno studio ed un ampliamento psicodiagnostico della prova, edito nel 1994.

5) Wechsler Adult Intelliget Scale – WAIS-R : si tratta del ’test d’intelligenza’ tra i più conosciuti ed utilizzati, qui nella versione dai 17 anni in su. La prova è composta da una sottoscala ‘verbale’ e da una ‘di performance’. Il punteggio viene fornito separato per le due sottoscale che concorrono, poi, a determinare il ‘livello cognitivo’QI- dell’esaminato. In questa sede il viene presentata al soggetto la Forma R-revisited,ovvero il test revisionato secondo le più recenti norme della Scala Italiana Rivisitata ( 1997 ) e dagli studi da essa derivati. Il test fornisce non solo il quadro cognitivo del soggetto al livello nel quale questo si trova al momento della prova, consentendo la diagnosi delle sue ‘capacità intellettive generali ‘, ma anche tutta una serie di analisi derivate dalla imponente mole di studi clinici e matematici sviluppati negli ultimi trent’anni dalla sua comparsa nell’adattamento italiano del 1974.
In particolare, il Test fornisce una serie di indici clinici e diagnostici differenziali, derivati dalle ricerche e dalle applicazioni compiute intensamente dagli Specialisti anglosassoni soprattutti, con le dovute trasposizioni e adattamenti italiani. La WAIS-R, quindi, produce i seguenti ‘Indici’ di presenza patologica:

-Indice del disturbo di personalità border-line;
-Indice della probabile presenza di un quadro di schizofrenia;
-Indice del disturbo distimico;
-Indice differenziale tra disturbo dell’umore o psicotico;
-Indice del disturbo autistico;
-Indice del Disturbo di Alzheimer (DAT);
-Indice di deterioramento mentale (IDM);
-Indice del disturbo ansioso;
-Indice della presenza iniziale del disturbo di Alzheimer e Parkinson

Inoltre, attraverso gli studi di Barona e Pichot, si hanno le stime dell’eventuale ‘livello intellettivo’ pre-morboso posseduto dal Soggetto e l’Indice di eventuale simulazione nei casi di trauma cranico encefalico (TCE), estendibile anche a situazioni dove si sospetta un comportamento ‘meno collaborativo’ del Paziente.
Accanto a questa mole già ragguardevole di studi ed ai risultati pratici che essa produce –particolarmente in ambito medico-legale -, si hanno ulteriori indicazioni della ‘qualità’ delle capacità cognitive possedute, quale la differenziazione tra capacità ‘fluide’ e ‘cristallizzate’ ( utili per stabilire se l’Esaminato è più incline ad un pensiero produttivo creativo, oppure la sua intelligenza sfrutti maggiormente abilità frutto di esperienze) e l’importantissimo sviluppo clinico del ‘Punteggio ponderato per età’, che ha introdotto la possibilità di una valutazione ancora più ampia del livello cognitivo del Soggetto, in relazione al suo gruppo anagrafico di appartenenza: è proprio grazie a questa considerazione scientifica, che sono stati possibili gli studi e le ricerche che hanno condotto alla elaborazione di tutti gli Indici differenziali sopra riportati.

La Scala WAIS-R, dunque, si colloca ai vertici del processo di acquisizione psicodiagnostica in misura di gran lunga maggiore di quanto già non fosse possibile con la prima versione del test, consentendo – attraverso il suo impiego esclusivamente da parte di qualificati Specialisti -, il raggiungimento di quella comprensione diagnostica del quadro complessivo dell’Esaminato. La bibliografia scientifica in proposito è vastissima e tocca aree non solo squisitamente psicologiche, ma anche neurologiche. Si vedano in proposito gli studi e le applicazioni citate nella sintetica Bibliografia riportata.

6) Test d’Intelligenza Breve – TIB : la prova fornisce la ‘stima’ delle capacità di livello intellettivo preesistenti un evento traumatico e/o morboso patito dal soggetto. Essa si basa sul confronto con i valori espressi dalla WAIS per le parti verbali,di performance e totali. Attraverso formule matematiche derivate dalla teoria delle ‘reti neuronali’, il gruppo condotto da Sartori ( Università di Padova e Università di Roma ‘ La Sapienza’ ), è giunto alla stesura di questa prova che consente un rapido confronto tra la condizione cognitiva attuale del paziente e quella possibile che antecedeva l’evento traumatico . La prova è composta da una serie di cartoncini, su ognuno dei quali è stampata una parola che il soggetto deve leggere ad alta voce allo psicologo. Le parole si dividono in ‘facili’ e ‘difficili’, secondo la difficoltà della corretta accentazione del vocabolo. Secondo il numero degli errori compiuti, l’età del soggetto, la sua scolarizzazione ed il suo sesso, si perviene ad una quantificazione del livello cognitivo pre-esistente, per tutte e tre le parti che lo compongono ( verbale, di performance, totale ). Il TIB trova la sua collocazione tra le prove da impiegare per la determinazione medico-legale del danno eventuale causato da un evento traumatico di qualsiasi natura.
7) Wechsler Memory Scale – forma I e II : si tratta della Scala Wechsler per lo studio delle capacità mnesiche e dei loro eventuali deficit. L’enorme vantaggio di questa Scala è la sua diretta comparabilità con il Q.I. ( livello intellettivo ) ottenuto secondo la WAIS . Esistono due versioni parallele, utili per il test-retest sul medesimo soggetto in tempi differenti. La Scala è composta da una serie di prove ‘verbali’ e ‘grafiche’ di facile accettazione da parte dell’esaminato. La prova è di fondamentale utilità nella determinazione dei deficit eventuali conseguenti a traumi di natura psicologica e fisica.

8) Mobtest : è una prova ad auto-somministrazione da impiegarsi nello studio e nella diagnosi dello stress lavorativo in direzione di una condizione di eventuale emarginazione. La prova – elaborata e standardizzata dallo scrivente , ved. ‘ allegato di lettura ‘-, consente una rapida definizione delle condizioni psicologiche del soggetto quali insorte dopo o durante il periodo nel quale si è trovato a subire una condizione di prolungato disagio lavorativo. Nella sua versione ‘ridotta’, consta di 103 affermazioni che, una volta scelte dal soggetto, vengono inserite nel software costruito in proposito e forniscono rapidamente il risultato finale.

9) TSOA- Test sullo Stress Organizzativo Aziendale: prova di carattere squisitamente clinico che fornisce, mediante un questionario composto da 50 item, lo studio dell’ambiente aziendale come viene percepito e vissuto dal soggetto. La prova – assolutamene originale -, permette di valutare il grado di adeguatezza, di rischio di disagio o la presenza di malessere psicologico e lavorativo eventualmente presente sul luogo di lavoro, mediante la diagnosi in 11 aree prese in esame dal test: coesione, autonomia, sovraccarico lavorativo, soddisfazione, rapporti con i colleghi, ecc. La prova richiede un tempo di esecuzione contenuto in circa 10 minuti e fornisce informaticamente il risultato finale. La prova è stata composta da G.Castellani e Silvia Righini, l’adattamento per computer e la elaborazione delle diagnosi da G. Castellani, nel 2005.

8 bis) California Psychological Inventory – CPI : si tratta di uno dei più famosi questionari di personalità, affine all’MMPI, mirante a porre in evidenza la composizione del carattere, articolato in una serie di scale cliniche.In questa sede sono state scelte le Scale AA –autoaccetazione , e BE – benessere generale, che comprende anche l’atteggiamento verso il lavoro ed i propri interessi, da porre in relazione – come prove di validità concorrente-, con le Scale cliniche equivalenti del Mobtest. La Scala BE, tuttavia, possiede un minor grado di coerenza con l’equivalente del Mobtest e può anche risultare diversa ‘per eccesso’ positivo (cioè patologico).

10) S.T.A.I.-State Trait Anxiety Inventory: è un questionario ad autosomministrazione, che mira a valutare la condizione ansiosa di ‘stato’ e di ‘tratto’ presente nel soggetto. In questa sede viene presa in esame la parte relativa all’ansia di ‘stato’, quale prova di validità concorrente con la relativa scala clinica del Mobtest, per un ulteriore avvaloramento dei risultati ivi conseguiti.

11) MMPI-2 : Minnesota Multiphasic Personality Inventory. Si tratta del famoso inventario di personalità, la cui origine risale agli studi compiuti dagli Autori nei primi anni ’40, del quale sono state composti numerosi adattamenti e revisioni, fino a quella –in questa sede utilizzata -, del 1995. Il test, attraverso alcune centinaia di affermazioni che devono essere scelte dall’esaminato, perviene alla descrizione degli aspetti importanti della personalità, ponendo in risalto il grado eventuale di patologia attraverso varie Scale diagnostiche : ansia, paranoia, depressione, isterismo e così via. Il test possiede al suo interno una serie di Scale di verifica della sincerità e coerenze dell’esecuzione, che lo rendono meno facilmente manipolabile.Lo scrivente possiede una esperienza derivata dalla interpretazione di migliaia di protocolli, eseguiti dagli ‘iscritti di leva ‘ e dai militari che transitavano all’Ospedale Militare di Firenze, dal 1982 al 2009.

12) MMPI Basic – MMPI-A
Si tratta rispettivamente della versione ridotta a 370 item dell’MMPI-2 e della versione per adolescenti, fino a 18 anni di età. Le modalità di somministrazione e scoring valutativo sono le stesse.

13) Favole di Luisa Duss: è un metodo d’indagine rivolto ai soggetti in età evolutiva, mirante a tracciarne la struttura del carattere in relazione alla presenza o meno di situazioni traumatiche, sia recenti che trascorse. La prova consiste nella presentazione al soggetto di una serie di favole ‘aperte’: l’esaminato deve terminare il racconto che gli viene letto secondo la sua immaginazione. L’analisi analitica di quanto prodotto, consente di valutare l’esistenza e la profondità dei ‘complessi’ che –a ogni stadio evolutivo -, possono ostacolare l’adattamento e costituire un blocco dell’affettività del bambino.

14) PNP-Depistage di tendenze patologiche: la prova è costituita da due parti, che concorrono a determinare il risultato finale costituito dalla diagnosi secondo tre aspetti: tendenze nevrotiche, tendenze paranoiche e tendenze psicopatiche. Il test è particolarmente utile nella disamina-se esistono-, delle tendenze paranoiche e psicopatiche che, sovente, vengono imputate ai soggetti che richiedono risarcimenti in ambito medico-legale. Il PNP consta di 83 affermazioni e di una parte di ‘associazioni verbali’, nella esecuzione della quale l’esaminato ha maggiori difficoltà a rispondere in modo ‘incoerente’ e, quindi, il risultato acquista maggiore evidenza probatoria. Ogni valore superiore a 70,espresso in punti T (cfr. la tabella del test allegata), è indicativo della presenza di quel parametro preso in considerazione dalla prova.Punteggi inferiori ne indicano la sua assenza.

15) CPI- California Psychological Inventory: si tratta di uno dei più famosi questionari di personalità, affine all’MMPI, mirante a porre in evidenza la composizione del carattere, articolato in una serie di scale cliniche.Viene elaborato un risultato finale complesso, che tiene conto delle 18 aree comportamentali prese in esame e suddivise in 4 Classi diagnostiche, che forniscono il profilo del soggetto esaminato. Lo scrivente ha elaborato un meccanismo di controllo della coerenza delle risposte alla prova, che compare nella versione adattata ed ampliata ad uso informatico.

16) T.A.T. – Test di appercezione tematica: test proiettivo per la emersione di sentimenti complessi e condizioni conflittuali. La prova evidenzia il contenuto dei pensieri espressi dall’esaminato attraverso la presentazione di una serie di tavole – scelte secondo il tipo di analisi che si intende compiere -, alle quali egli deve produrre dei racconti originali, attraverso i quali si giunge alla comprensione delle emozioni e degli atteggiamenti del soggetto, utili per l’analisi della personalità, ma non per una sua diagnosi , come intesa dalle prove che specificatamente sono dirette a tale obiettivo. Con questo termine, dunque, in questa sede si considerano gli aspetti complessivi delle dinamiche affettive e relazionali dell’esaminato, senza alcun riferimento alla presenza o meno di ‘patologie’ comportamentali.

17) Test di Weigl : la prova – la cui nuova edizione è datata 2010 -, pone in rilievo le sintomatologie correlate alla lesione dei lobi frontali, nei casi di trauma cranico,ictus,tumori cerebrali,sindrome di Korsakoff,encefaliti,malattie degenerative ed anche disordini psichiatrici come la schizofrenia. La prova è composta da una serie di 12 pezzi di legno differenti per forma, dimensione,colore,spessore e seme ed all’esaminato viene chiesto di comporre le categorie suddette – a lui sconosciute inizialmente. La valutazione avviene mediante il punteggio totale conseguito, corretto per età, sesso e scolarizzazione. Ampia è la letteratura internazionale seguita agli studi clinici effettuati sui soggetti in questione

18) CDQ IPAT : è la Scala per la misurazione della depressione dell’Insitute for Personality and Ability Testing, uno dei Centri di maggior valore e rigore scientifico nello studio degli aspetti psicologici della personalità. Questa edizione è del 1979 e possiede la revisione ed adattamento italiano. Consta di 40 affermazioni ad autosomministrazione, attraverso il cui esame si perviene alla definizione del grado di malessere depressivo ‘life time’ eventualmente presente nell’esaminato. Lo scrivente ha elaborato un adattamento ed un ampliamento diagnostico della presente versione, per uso informatico: viene fornita una scala con lo studio della coerenza interna delle risposte del soggetto ( come mezzo per limitare sia le risposte casuali, sia una contraffazione della prova ), sia una differenziazione per ‘intervalli diagnostici’ a partire dalla deviazione standard originale.

19) ASQ IPAT : questionario ad autosomministrazione per la misurazione dell’ansia dell’ Insitute for Personality and Ability Testing. E’ composto da 40 affermazioni il cui esame conduce alla definizione del grado di ansia presente o meno nel soggetto esaminato. Viene qui utilizzata la versione italiana adattata, del 1979, elaborata ed ampliata dallo scrivente per uso informatico: è stata elaborata una verifica della coerenza delle risposte del soggetto ed una differenziazione per ‘intervalli diagnostici’, a partire dalla deviazione standard originale.La prova è particolarmente indicata per la valutazione dell’ansia ‘life time’.

20) BDI-II Beck Depression Inventory II: è la prova per la misurazione della gravità della condizione depressiva considerata nell’arco di tempo più attuale per il soggetto (ultimo mese). E’ una prova sia ad autosomministrazione, sia guidata dallo Psicologo. La presente versione del test – pubblicata nell’adattamento italiano nel 2008, -, è stata sviluppata per la valutazione dei sintomi corrispondenti ai criteri diagnostici elencati nel DSM IV ed è quindi di grande valore per una classificazione sia clinica, sia da utilizzarsi in ambito medico-legale. Essa consente di addivenire ad una comprensione diagnostica che prende in esame una valutazione sia complessiva della sintomatologia depressiva, sia i riscontri nei fattori somatico-affettivo e cognitivo. Il test è composto da 21 aree definenti la condizione depressiva, che il soggetto valuta secondo il suo stato recente.

21) BAI – Beck Anxiety Inventory : la prova è uno strumento di autovalutazione per la misurazione della condizione ansiosa presente nell’esaminato (ultimo mese). E composta da 21 affermazioni per le quali il soggetto deve descrivere, lungo una scala a quattro gradazioni, il suo livello di sintomo collegato allo stato ansioso, presente o meno. Di semplice esecuzione, anche questo test può essere somministrato sia dallo Psicologo, sia completato dal paziente stesso. Il risultato finale tiene conto del punteggio realizzato dal soggetto, classificato in 4 differenti gradazioni secondo la gravità della situazione. Le norme italiane sono state calcolate in questa versione del 2007, garantendo alla prova una attualità diagnostica assai stringente.

22) SIMS - Structured Inventory of Malingered Symptomatology:
“ Il SIMS è un questionario di screening composto da 75 item, multiassiale utilizzato per l'autovalutazione della simulazione in molteplici setting clinici e forensi. È stato costruito per essere utilizzato da professionisti nel corso dell'assessment nel caso in cui vi è un sospetto di simulazione. Il SIMS è uno strumento adeguato non solo per fornire dati convergenti nell'assessment della simulazione, ma anche per individuare gli aspetti in cui risulta necessaria un'ulteriore valutazione. Il SIMS è stato sviluppato per essere somministrato a persone con più di 18 anni ed è stato validato con campioni clinici, forensi, psichiatrici e anche non clinici “ (da: Items,la newsletter del testing psicologico,O.S., n.21, Gennaio 2012)

23) PASS-Parent Awareness Skills Survey (Studio sulla consapevolezza delle capacità genitoriali):
la prova fa parte del complesso di test elaborati da B.Bricklin, impiegati specificatamente nelle Corti degli Stati Uniti per comprendere e meglio addivenire ad una valutazione psicodiagnostica nei casi di separazione e divorzio per l’affidamento dei minori. Il PASS consta di un protocollo di indagine approfondita su tre livelli di profondità, dove si presentano 18 situazioni critiche ai soggetti e se ne chiede la loro elaborazione attraverso le risposte fornite. Successivamente, vi è un secondo livello d’indagine per le prime otto situazioni precedenti, meno diretto del successivo livello, il terzo. Usualmente, se impiegato con altre prove, è sufficiente fermarsi al primo livello di somministrazione.

24) Mini International Neuropsychiatric Interview – (SCID 1) :
si tratta della versione computerizzata dell’intervista diagnostica strutturata SCID 1, che valuta la presenza di eventuali sintomi ascrivibili all’ASSE 1 del DSM IV. Al soggetto vengono presentate in sequenza le varie categorie diagnostiche ( Depressione maggiore, Episodio ipomaniacale,Distimia,Disturbo di panico, Agorafobia, Fobia sociale,Disturbo ossessivo-compulsivo, Disturbo post traumatico da stress, ecc., 30 in tutto), per le quali vengono fornite le descrizioni direttamente da quest’ultimo, fino a giungere al corretto inquadramento diagnostico. La prova è di stringente validità, poiché quando non sono descritte le sintomatologie dal paziente, si passa ad una valutazione successiva.

25) Cope test NVI – Nuova Versione Italiana
La prova si configura come uno strumento psicodiagnostico per la misurazione degli stili di coping, ossia le strategie che il soggetto pone per far fronte alle situazioni di stress e disagio emotivo.
La nuova versione qui proposta è stata sviluppata nel 2008 da un gruppo di ricercatori che hanno ampliato la precedente edizione, aggiungendo altre Scale che contribuiscono a rendere ancora più significativa la comprensione dello stato soggettivo – e quindi anche come agisce pragmaticamente -, dell’esaminato.

26) Test di Millon – Millon Clinical Multiaxial Inventory III
Attualmente è il terzo test di personalità più impiegato al mondo (dopo il test di Rorschach e l’MMPI).Questa ultima versione di questa prova per lo studio della personalità è datata 2008. Il test si basa sulla teoria evoluzionista ed è composto da Scale raggruppate in categorie di personalità ed in psicopatologie specifiche che riflettono la distinzione tra Asse I ed Asse II del DSM IV. L’Autore distingue tra stili di personalità,disturbi sintomatici e reazioni di aggiustamento. La prova trova la sua adeguata collocazione in
ambito forense.
27) BIG FIVE
il modello dei Big Five si propone come un tentativo di mediazione e unificazione tra le diverse teorie della personalità. Esso individua cinque dimensioni fondamentali per la descrizione e la valutazione della personalità che si pongono ad un livello di generalità intermedio rispetto ai modelli che fanno riferimento a poche dimensioni estremamente generali (EPI di Eysenck) e rispetto ai modelli che prevedono un maggior numero di dimensioni di portata più specifica, ma di minor generalizzabilità (16PF di Cattell).
Il BFQ-2 è costituito da 134 item ed individua 5 dimensioni fondamentali per la descrizione e la valutazione della personalità di ogni individuo.
Completa il report del test la panoramica sugli eventuali disturbi della personalità, secondo la classificazione del DSM IV.

28) SCL 90 R – Symptom Checklist
Si tratta delle versione validata e standardizzata del test più utilizzato per configurare i sintomi psicologici, pubblicata nel 2011. Valuta la gravità dei sintomi di disagio psichico nell’ultima settimana, in diversi domini sintomatologici, il test trova la sua applicazione in pazienti psichiatrici, di Medicina Generale ed anche in soggetti non clinici. Per la diagnosi vengono presentate 9 dimensioni sintomatologiche primarie, tra le quali somatizzazione,ossessività-compulsività,depressione,ansia,ostilità ed altre.

29) TAS 20- Toronto Alexitimia Scale versione italiana
Si tratta del test attualmente più diffuso per la valutazione dell’alessitimia, ovvero la difficoltà di identificare e descrivere i propri sentimenti, e a distinguere gli stati emotivi dalle percezioni fisiologiche.
La prova valuta la presenza delle tre caratteristiche ritenute alla base del disturbo:
  • la difficoltà nell'identificare i sentimenti;
  • la difficoltà nel descrivere i sentimenti altrui;
  • il pensiero orientato quasi solo all'esterno, e raramente verso i propri stessi processi endopsichici.
30) 16 PF 5 –
E’ un esauriente ‘inventario di personalità’, l’ultima evoluzione del 16 PF di Cattell. Si basa sulla misura di 16 dimensioni, funzionalmente indipendenti e psicologicamente significative, isolate in più di trent’anni attraverso studi fattoriali condotti su gruppi normali e clinici. La prova ha trovato la sua utilità particolarmente in ambito aziendale, ma anche nel setting clinico.

31) Test dei labirinti di Porteus –Porteus Maze Test:
il test dei labirinti si struttura come una prova di livello intellettivo non verbale. Attraverso l’esecuzione che il soggetto fornisce, si evincono non solamente il livello cognitivo, ma anche le capacità di elaborazione ed il coordinamento motorio necessario ad eseguire la prova. Attraverso una siglatura che tiene conto di ogni tipo di errore nella esecuzione del test, si possono trarre informazioni approfondite sulle modalità che sottendono la performance dell’esaminato, comparate con altre prove di tipo neuropsicologico.

32) PORT – Perception Of Relationships Test
Il ‘test della percezione delle relazioni’ è un test proiettivo pensato come valido strumento per la valutazione della relazione genitore-bambino nei casi giudiziari di separazione e divorzio.
Esso consta di una serie di compiti che vengono richiesti al bambino – si tratta per lo più di disegnare -, che permettono , mediante l’attribuzione di punteggi standardizzati, di pervenire alla valutazione di come il soggetto percepisca le figure genitoriali e verso quale delle due sia spinto in una maggiore interazione.
La prova è particolarmente utile nei casi di affidamento.

33) Hamilton Depression Scale:
Scala che indaga 21 diverse aree che sono determinanti per la valutazione dello stato depressivo del soggetto. Le aree sono: umore depresso, senso di colpa, idee di suicidio, insonnia iniziale, insonnia intermedia, insonnia prolungata, lavoro e interessi, rallentamento di pensiero e parole, agitazione, ansia di origine psichica, ansia di origine somatica, sintomi somatici gastrointestinali, sintomi somatici generali, sintomi genitali, ipocondria, introspezione, perdita di peso, variazione diurna della sintomatologia, depersonalizzazione, sintomatologia paranoide, sintomatologia ossessiva. Ciascuna delle 21 aree rappresenta un singolo items della scala, ad ognuno dei quali l’esaminatore, durante il colloquio, deve attribuire un punteggio che va da 1 (assente) a 5 (grave), o da 1 (assente) a 3 (chiaramente presente), a seconda degli items e della gravità dei sintomi.

34) Test spettro ossessivo-compulsivo ‘lifetime’:
Prova composta dal gruppo di studio della Clinica Santa Chiara di Pisa, per lo studio ed il trattamento psichatrico. Consta di 183 domande a risposta ‘si’ ‘no’, che esplorano lo stato del soggetto in relazione al disturbo ossessivo-compulsivo ‘lifetime’, ovverosia relativo alla condizione esperita nel corso degli anni.

35) Test spettro panico-agorafobico ultimo mese:
Evidenzia, attraverso 114 domande a risposta ‘si’ ‘no’, la condizione dell’esaminato in relazione alla sintomatologia panico-agorafobica esperita nell’ultimo mese. Prova composta dal gruppo di studio della Clinica Santa Chiara di Pisa, che si occupa del disagio psichiatrico.