Dott.
Giuseppe Castellani
Dott.
Pietro Aquino
PSICODIAGNOSTICA FORENSE
Viale Montegrappa 24 Prato
Tel.: 0574584150
mob.: 3284820794
studipsicologia@gmail.com
BREVE DESCRIZIONE DEI TEST PSICODIAGNOSTICI IMPIEGATI IN QUESTA SEDE
1)
Test di Rorschach :
è il reattivo proiettivo di personalità più conosciuto ed
utilizzato. Si basa sull’interpretazione che il soggetto fornisce a
figure non strutturate presentate in 10 tavole. Sfruttando il
meccanismo inconscio della proiezione,
il paziente consente allo Psicologo di tracciarne il quadro della
personalità, con riferimento sia alle caratteristiche di ‘ tratto
‘-
ossia a quegli aspetti caratterologici più stabilizzati-, sia alla
condizione di ‘stato’
più attuale, in virtù
delle esperienze più recenti. Lo scrivente elabora il test secondo
la Scuola Svizzera ( Zulliger, Ombredane, Loosli-Usteri, Bohm, ecc. )
ed ha composto un ‘Manuale per una rapida elaborazione del test ‘,
ad uso dei Corsi da lui condotti su questo reattivo e per i
Tirocinanti laureati in Psicologia.
2)
Zulliger
test-forma individuale ( Z test ) :
reattivo proiettivo di personalità, elaborato da H.Zulliger . Esso
nasce dopo la prova di Rorschach ed è basato sugli stessi meccanismi
proiettivi di risposta del soggetto. È composto da tre tavole con le
‘macchie’, ha come finalità lo studio degli aspetti di ‘tratto
‘ della
personalità , in parte influenzati dalle esperienze più recenti
dell’esaminato. La sua velocità di applicazione e di elaborazione
–senza niente togliere alla precisione diagnostica -, lo rende una
prova proiettiva assai importante ed utile .Lo scrivente ha prodotto
un ‘Manuale pratico ‘ per il suo studio, utilizzato dai Laureati
in Psicologia tirocinanti presso di lui al Reparto Neuro- Consultorio
Psicologico dell ‘ Ospedale Militare di Firenze.
3)
Hand test :
si tratta di un test proiettivo che si è rivelato, nel tempo, una
prova assai indicativa della condizione di ‘stato’
psicologico presente
nell’esaminato. E’ composto da 9 cartoncini con il disegno di una
mano in una posizione diversa su ognuno di essi e da un cartoncino
bianco. Al soggetto viene data la consegna di ‘ immaginare
che azione ha compiuto o sta per compiere quella mano in quella
posizione’, consentendo
–secondo le regole elaborative della prova -, la proiezione della
condizione più
attuale del
proprio stato d’animo. Per il cartoncino bianco viene data la
consegna al soggetto di immaginare liberamente una mano che compia
delle azioni, le prime che gli vengono in mente.Il test possiede un
sistema di siglatura originale e consente la costruzione di una
diagnosi relativa a come egli si percepisce inconsapevolmente nel
periodo in corso.
4)
Test di Scelta Alberi – TSA :
è un test proiettivo che deriva dal test del disegno dell’albero
di Koch, uno dei reattivi più conosciuti ed impiegati. Liliana
Riccobono ne ricavò una versione ‘percettiva’
,
pubblicata nel 1982, mediante la costruzione di una tavola con 5
disegni di differenti alberi, ad ognuno dei quali viene attribuito un
punteggio che deriva dallo studio approfondito delle caratteristiche
grafiche presenti in tali disegni ( ciò che costituisce la base del
test di Koch ). Vi sono norme d’interpretazione divise per sesso e
per età. Il test fornisce il profilo psicologico del soggetto
secondo ’16
tratti’,
che costituiscono la base della personalità dell’esaminato e
le caratteristiche del momento in cui si manifesta la presenza di uno
stato di malessere psicologico, ovverosia la sua condizione attuale
sintomatica. La
prova si configura come un test di ‘stato
attuale’,
con importanti caratteristiche di ‘interazione
‘ tra
quanto emerge. Lo scrivente ha condotto uno studio ed un ampliamento
psicodiagnostico della prova, edito nel 1994.
5)
Wechsler Adult Intelliget Scale – WAIS-R :
si tratta del ’test
d’intelligenza’ tra
i più conosciuti ed utilizzati, qui nella versione dai 17 anni in
su. La prova è composta da una sottoscala ‘verbale’
e da una ‘di
performance’.
Il punteggio viene fornito separato per le due sottoscale che
concorrono, poi, a determinare il ‘livello
cognitivo’ –QI-
dell’esaminato. In
questa sede il viene presentata al soggetto la Forma
R-revisited,ovvero il test revisionato secondo le più recenti norme
della Scala
Italiana Rivisitata (
1997 ) e dagli studi da essa derivati. Il test fornisce non solo il
quadro cognitivo del soggetto al livello nel quale questo si trova al
momento della prova, consentendo la diagnosi delle sue ‘capacità
intellettive generali ‘,
ma anche tutta una serie di analisi derivate dalla imponente mole di
studi clinici e matematici sviluppati negli ultimi trent’anni dalla
sua comparsa nell’adattamento italiano del 1974.
In
particolare, il Test fornisce una serie di indici clinici e
diagnostici differenziali, derivati dalle ricerche e dalle
applicazioni compiute intensamente dagli Specialisti anglosassoni
soprattutti, con le dovute trasposizioni e adattamenti italiani. La
WAIS-R, quindi, produce i seguenti ‘Indici’ di presenza
patologica:
-Indice
del disturbo di personalità border-line;
-Indice
della probabile presenza di un quadro di schizofrenia;
-Indice
del disturbo distimico;
-Indice
differenziale tra disturbo dell’umore o psicotico;
-Indice
del disturbo autistico;
-Indice
del Disturbo di Alzheimer (DAT);
-Indice
di deterioramento mentale (IDM);
-Indice
del disturbo ansioso;
-Indice
della presenza iniziale del disturbo di Alzheimer e Parkinson
Inoltre,
attraverso gli studi di Barona e Pichot, si hanno le stime
dell’eventuale ‘livello intellettivo’ pre-morboso posseduto dal
Soggetto e l’Indice di eventuale simulazione nei casi di trauma
cranico encefalico (TCE), estendibile anche a situazioni dove si
sospetta un comportamento ‘meno collaborativo’ del Paziente.
Accanto
a questa mole già ragguardevole di studi ed ai risultati pratici che
essa produce –particolarmente in ambito medico-legale -, si hanno
ulteriori indicazioni della ‘qualità’ delle capacità cognitive
possedute, quale la differenziazione tra capacità ‘fluide’ e
‘cristallizzate’ ( utili per stabilire se l’Esaminato è più
incline ad un pensiero produttivo creativo, oppure la sua
intelligenza sfrutti maggiormente abilità frutto di esperienze) e
l’importantissimo sviluppo clinico del ‘Punteggio ponderato per
età’, che ha introdotto la possibilità di una valutazione ancora
più ampia del livello cognitivo del Soggetto, in relazione al suo
gruppo anagrafico di appartenenza: è proprio grazie a questa
considerazione scientifica, che sono stati possibili gli studi e le
ricerche che hanno condotto alla elaborazione di tutti gli Indici
differenziali sopra riportati.
La
Scala WAIS-R, dunque, si colloca ai vertici del processo di
acquisizione psicodiagnostica in misura di gran lunga maggiore di
quanto già non fosse possibile con la prima versione del test,
consentendo – attraverso il suo impiego esclusivamente da parte di
qualificati Specialisti -, il raggiungimento di quella comprensione
diagnostica del quadro complessivo dell’Esaminato. La bibliografia
scientifica in proposito è vastissima e tocca aree non solo
squisitamente psicologiche, ma anche neurologiche. Si vedano in
proposito gli studi e le applicazioni citate nella sintetica
Bibliografia riportata.
6)
Test d’Intelligenza Breve – TIB :
la prova fornisce la ‘stima’ delle
capacità di livello intellettivo preesistenti un evento traumatico
e/o morboso patito dal soggetto. Essa si basa sul confronto con i
valori espressi dalla WAIS per
le parti verbali,di performance e totali. Attraverso
formule matematiche derivate dalla teoria delle ‘reti
neuronali’, il gruppo condotto da
Sartori ( Università di Padova e Università di Roma ‘ La
Sapienza’ ), è giunto alla stesura di questa prova che consente un
rapido confronto tra la condizione cognitiva attuale del
paziente e quella possibile che antecedeva l’evento traumatico . La
prova è composta da una serie di cartoncini, su ognuno dei quali è
stampata una parola che il soggetto deve leggere ad alta voce allo
psicologo. Le parole si dividono in ‘facili’ e
‘difficili’, secondo la
difficoltà della corretta accentazione del vocabolo. Secondo il
numero degli errori compiuti, l’età del soggetto, la sua
scolarizzazione ed il suo sesso, si perviene ad una
quantificazione del livello cognitivo pre-esistente,
per tutte e tre le parti che lo compongono ( verbale, di performance,
totale ). Il TIB trova la sua collocazione tra le prove da impiegare
per la determinazione medico-legale del danno eventuale causato da un
evento traumatico di qualsiasi natura.
7)
Wechsler Memory Scale – forma I e II :
si tratta della Scala
Wechsler per lo studio delle capacità mnesiche e
dei loro eventuali deficit. L’enorme vantaggio di questa Scala è
la sua diretta
comparabilità con il
Q.I. ( livello intellettivo ) ottenuto secondo la WAIS
. Esistono due versioni
parallele, utili per il test-retest sul medesimo soggetto in tempi
differenti. La Scala è composta da una serie di prove ‘verbali’
e ‘grafiche’ di
facile accettazione da parte dell’esaminato. La prova è di
fondamentale utilità nella determinazione dei deficit eventuali
conseguenti a traumi di natura psicologica e fisica.
8)
Mobtest : è
una prova ad auto-somministrazione da impiegarsi nello studio e nella
diagnosi dello
stress lavorativo in direzione di una condizione di eventuale
emarginazione. La
prova – elaborata e standardizzata dallo scrivente , ved. ‘
allegato di lettura ‘-, consente una rapida definizione delle
condizioni psicologiche del soggetto quali insorte dopo o durante il
periodo nel quale si è trovato a subire una condizione di prolungato
disagio lavorativo. Nella sua versione ‘ridotta’,
consta di 103 affermazioni che, una volta scelte dal soggetto,
vengono inserite nel software costruito in proposito e forniscono
rapidamente il risultato finale.
9)
TSOA- Test sullo Stress Organizzativo Aziendale: prova
di carattere squisitamente clinico che fornisce, mediante un
questionario composto da 50 item, lo studio dell’ambiente aziendale
come viene percepito e vissuto dal soggetto. La prova –
assolutamene originale -, permette di valutare il grado di
adeguatezza, di rischio di disagio o la presenza di malessere
psicologico e lavorativo eventualmente presente sul luogo di lavoro,
mediante la diagnosi in 11 aree prese in esame dal test: coesione,
autonomia, sovraccarico lavorativo, soddisfazione, rapporti con i
colleghi, ecc. La prova richiede un tempo di esecuzione contenuto in
circa 10 minuti e fornisce informaticamente il risultato finale. La
prova è stata composta da G.Castellani e Silvia Righini,
l’adattamento per computer e la elaborazione delle diagnosi da G.
Castellani, nel 2005.
8
bis) California Psychological Inventory – CPI : si
tratta di uno dei più famosi questionari di personalità, affine
all’MMPI, mirante a porre in evidenza la composizione del
carattere, articolato in una serie di scale cliniche.In questa sede
sono state scelte le Scale AA –autoaccetazione , e BE – benessere
generale, che comprende anche l’atteggiamento verso il lavoro ed i
propri interessi, da porre in relazione – come prove di validità
concorrente-, con le Scale cliniche equivalenti del Mobtest. La Scala
BE, tuttavia, possiede un minor grado di coerenza con l’equivalente
del Mobtest e può anche risultare diversa ‘per eccesso’ positivo
(cioè patologico).
10)
S.T.A.I.-State Trait Anxiety Inventory: è
un questionario ad autosomministrazione, che mira a valutare la
condizione ansiosa di ‘stato’ e di ‘tratto’ presente nel
soggetto. In questa sede viene presa in esame la parte relativa
all’ansia di ‘stato’, quale prova di validità concorrente con
la relativa scala clinica del Mobtest, per un ulteriore avvaloramento
dei risultati ivi conseguiti.
11)
MMPI-2 : Minnesota
Multiphasic Personality Inventory. Si tratta del famoso inventario di
personalità, la cui origine risale agli studi compiuti dagli Autori
nei primi anni ’40, del quale sono state composti numerosi
adattamenti e revisioni, fino a quella –in questa sede utilizzata
-, del 1995. Il test, attraverso alcune centinaia di affermazioni che
devono essere scelte dall’esaminato, perviene alla descrizione
degli aspetti importanti della personalità, ponendo in risalto il
grado eventuale di patologia attraverso varie Scale diagnostiche :
ansia, paranoia, depressione, isterismo e così via. Il test possiede
al suo interno una serie di Scale di verifica della sincerità e
coerenze dell’esecuzione, che lo rendono meno facilmente
manipolabile.Lo scrivente possiede una esperienza derivata dalla
interpretazione di migliaia di protocolli, eseguiti dagli ‘iscritti
di leva ‘ e dai militari che transitavano all’Ospedale Militare
di Firenze, dal 1982 al 2009.
12)
MMPI Basic – MMPI-A
Si
tratta rispettivamente della versione ridotta a 370 item dell’MMPI-2
e della versione per adolescenti, fino a 18 anni di età. Le modalità
di somministrazione e scoring valutativo sono le stesse.
13)
Favole di Luisa Duss: è
un metodo d’indagine rivolto
ai soggetti in età evolutiva,
mirante a tracciarne la struttura
del carattere in relazione alla presenza o meno di situazioni
traumatiche,
sia recenti che trascorse. La prova consiste nella presentazione al
soggetto di una serie di favole ‘aperte’: l’esaminato deve
terminare il racconto che gli viene letto secondo la sua
immaginazione. L’analisi analitica di quanto prodotto, consente di
valutare l’esistenza e la profondità dei ‘complessi’ che –a
ogni stadio evolutivo -, possono ostacolare l’adattamento e
costituire un blocco dell’affettività del bambino.
14)
PNP-Depistage di tendenze patologiche: la
prova è costituita da due parti, che concorrono a determinare il
risultato finale costituito dalla diagnosi secondo tre aspetti:
tendenze nevrotiche, tendenze paranoiche e tendenze psicopatiche. Il
test è particolarmente utile nella disamina-se esistono-, delle
tendenze paranoiche e psicopatiche che, sovente, vengono imputate ai
soggetti che richiedono risarcimenti in ambito medico-legale. Il
PNP consta di 83 affermazioni e di una parte di ‘associazioni
verbali’, nella esecuzione della quale l’esaminato ha maggiori
difficoltà a rispondere in modo ‘incoerente’ e, quindi, il
risultato acquista maggiore evidenza probatoria. Ogni valore
superiore a 70,espresso in punti T (cfr. la tabella del test
allegata), è indicativo della presenza di quel parametro preso in
considerazione dalla prova.Punteggi inferiori ne indicano la sua
assenza.
15)
CPI- California Psychological Inventory: si
tratta di uno dei più famosi questionari di personalità, affine
all’MMPI, mirante a porre in evidenza la composizione del
carattere, articolato in una serie di scale cliniche.Viene elaborato
un risultato finale complesso, che tiene conto delle 18
aree comportamentali prese in esame e suddivise in 4 Classi
diagnostiche, che forniscono il profilo del soggetto esaminato. Lo
scrivente ha elaborato un meccanismo di controllo della coerenza
delle risposte alla prova, che compare nella versione adattata ed
ampliata ad uso informatico.
16)
T.A.T. – Test di appercezione tematica: test
proiettivo per la emersione di sentimenti complessi e condizioni
conflittuali. La prova evidenzia il contenuto dei pensieri espressi
dall’esaminato attraverso la presentazione di una serie di tavole –
scelte secondo il tipo di analisi che si intende compiere -, alle
quali egli deve produrre dei racconti originali, attraverso i quali
si giunge alla comprensione delle emozioni e degli atteggiamenti del
soggetto, utili
per l’analisi della personalità, ma non per una sua diagnosi
, come intesa dalle prove
che specificatamente sono dirette a tale obiettivo. Con questo
termine, dunque, in questa sede si considerano gli aspetti
complessivi delle dinamiche affettive e relazionali dell’esaminato,
senza alcun riferimento alla presenza o meno di ‘patologie’
comportamentali.
17)
Test di Weigl : la
prova – la cui nuova edizione è datata 2010 -, pone in rilievo le
sintomatologie correlate alla lesione dei lobi frontali, nei casi di
trauma cranico,ictus,tumori cerebrali,sindrome di
Korsakoff,encefaliti,malattie degenerative ed anche disordini
psichiatrici come la schizofrenia. La prova è composta da una serie
di 12 pezzi di legno differenti per forma, dimensione,colore,spessore
e seme ed all’esaminato viene chiesto di comporre le categorie
suddette – a lui sconosciute inizialmente. La valutazione avviene
mediante il punteggio totale conseguito, corretto per età, sesso e
scolarizzazione. Ampia è la letteratura internazionale seguita agli
studi clinici effettuati sui soggetti in questione
18)
CDQ IPAT : è
la Scala per la misurazione della depressione dell’Insitute for
Personality and Ability Testing, uno dei Centri di maggior valore e
rigore scientifico nello studio degli aspetti psicologici della
personalità. Questa edizione è del 1979 e possiede la revisione ed
adattamento italiano. Consta di 40 affermazioni ad
autosomministrazione, attraverso il cui esame si perviene alla
definizione del grado di malessere depressivo ‘life time’
eventualmente presente nell’esaminato. Lo scrivente ha elaborato un
adattamento ed un ampliamento diagnostico della presente versione,
per uso informatico: viene fornita una scala con lo studio della
coerenza interna delle risposte del soggetto ( come mezzo per
limitare sia le risposte casuali, sia una contraffazione della prova
), sia una differenziazione per ‘intervalli diagnostici’ a
partire dalla deviazione standard originale.
19)
ASQ IPAT : questionario
ad autosomministrazione per la misurazione dell’ansia dell’
Insitute for Personality and Ability Testing. E’ composto da 40
affermazioni il cui esame conduce alla definizione del grado di ansia
presente o meno nel soggetto esaminato. Viene qui utilizzata la
versione italiana adattata, del 1979, elaborata ed ampliata dallo
scrivente per uso informatico: è stata elaborata una verifica della
coerenza delle risposte del soggetto ed una differenziazione per
‘intervalli diagnostici’, a partire dalla deviazione standard
originale.La prova è particolarmente indicata per la valutazione
dell’ansia ‘life time’.
20)
BDI-II Beck Depression Inventory II: è
la prova per la misurazione della gravità della condizione
depressiva considerata nell’arco di tempo più attuale per il
soggetto (ultimo mese). E’ una prova sia ad autosomministrazione,
sia guidata dallo Psicologo. La
presente versione del test – pubblicata nell’adattamento italiano
nel 2008, -, è stata sviluppata per la valutazione dei sintomi
corrispondenti ai criteri diagnostici elencati nel DSM IV ed è
quindi di grande valore per una classificazione sia clinica, sia da
utilizzarsi in ambito medico-legale. Essa
consente di addivenire ad una comprensione diagnostica che prende in
esame una valutazione sia complessiva della sintomatologia
depressiva, sia i riscontri nei fattori somatico-affettivo e
cognitivo. Il test è composto da 21 aree definenti la condizione
depressiva, che il soggetto valuta secondo il suo stato recente.
21)
BAI – Beck Anxiety Inventory
: la
prova è uno strumento di autovalutazione per la misurazione della
condizione ansiosa presente nell’esaminato (ultimo mese). E
composta da 21 affermazioni per le quali il soggetto deve descrivere,
lungo una scala a quattro gradazioni, il suo livello di sintomo
collegato allo stato ansioso, presente o meno. Di semplice
esecuzione, anche questo test può essere somministrato sia dallo
Psicologo, sia completato dal paziente stesso. Il risultato finale
tiene conto del punteggio realizzato dal soggetto, classificato in 4
differenti gradazioni secondo la gravità della situazione. Le norme
italiane sono state calcolate in questa versione del 2007, garantendo
alla prova una attualità diagnostica assai stringente.
22)
SIMS - Structured Inventory of Malingered Symptomatology:
“ Il
SIMS è un questionario di screening composto da 75 item,
multiassiale utilizzato per l'autovalutazione della simulazione in
molteplici setting clinici e forensi. È stato costruito per essere
utilizzato da professionisti nel corso dell'assessment nel caso in
cui vi è un sospetto di simulazione. Il SIMS è uno strumento
adeguato non solo per fornire dati convergenti nell'assessment della
simulazione, ma anche per individuare gli aspetti in cui risulta
necessaria un'ulteriore valutazione. Il SIMS è stato sviluppato per
essere somministrato a persone con più di 18 anni ed è stato
validato con campioni clinici, forensi, psichiatrici e anche non
clinici “ (da: Items,la newsletter del testing psicologico,O.S.,
n.21, Gennaio 2012)
23)
PASS-Parent Awareness Skills Survey (Studio sulla consapevolezza
delle capacità genitoriali):
la
prova fa parte del complesso di test elaborati da B.Bricklin,
impiegati specificatamente nelle Corti degli Stati Uniti per
comprendere e meglio addivenire ad una valutazione psicodiagnostica
nei casi di separazione e divorzio per l’affidamento dei minori. Il
PASS consta di un protocollo di indagine approfondita su tre livelli
di profondità, dove si presentano 18 situazioni critiche ai soggetti
e se ne chiede la loro elaborazione attraverso le risposte fornite.
Successivamente, vi è un secondo livello d’indagine per le prime
otto situazioni precedenti, meno diretto del successivo livello, il
terzo. Usualmente, se impiegato con altre prove, è sufficiente
fermarsi al primo livello di somministrazione.
si
tratta della versione computerizzata dell’intervista diagnostica
strutturata SCID 1, che valuta la presenza di eventuali sintomi
ascrivibili all’ASSE 1 del DSM IV. Al soggetto vengono presentate
in sequenza le varie categorie diagnostiche ( Depressione maggiore,
Episodio ipomaniacale,Distimia,Disturbo di panico, Agorafobia, Fobia
sociale,Disturbo ossessivo-compulsivo, Disturbo post traumatico da
stress, ecc., 30 in tutto), per le quali vengono fornite le
descrizioni direttamente da quest’ultimo, fino a giungere al
corretto inquadramento diagnostico. La prova è di stringente
validità, poiché quando non sono descritte le sintomatologie dal
paziente, si passa ad una valutazione successiva.
25)
Cope test NVI – Nuova Versione Italiana
La
prova si configura come uno strumento psicodiagnostico per la
misurazione degli stili di coping,
ossia le strategie che il soggetto pone per far fronte alle
situazioni di stress e disagio emotivo.
La
nuova versione qui proposta è stata sviluppata nel 2008 da un gruppo
di ricercatori che hanno ampliato la precedente edizione, aggiungendo
altre Scale che contribuiscono a rendere ancora più significativa la
comprensione dello stato soggettivo – e quindi anche come agisce
pragmaticamente -, dell’esaminato.
26)
Test di Millon – Millon Clinical Multiaxial Inventory III
Attualmente
è il terzo test di personalità più impiegato al mondo (dopo il
test di Rorschach e l’MMPI).Questa ultima versione di questa prova
per lo studio della personalità è datata 2008. Il test si basa
sulla teoria evoluzionista ed è composto da Scale raggruppate in
categorie di personalità ed in psicopatologie specifiche che
riflettono la distinzione tra Asse I ed Asse II del DSM IV. L’Autore
distingue tra stili
di personalità,disturbi sintomatici e reazioni di aggiustamento.
La prova trova la sua
adeguata collocazione in
ambito
forense.
27)
BIG FIVE
il modello
dei Big Five si
propone come un tentativo di mediazione e unificazione tra le diverse
teorie della personalità. Esso individua cinque dimensioni
fondamentali per la descrizione e la valutazione della personalità
che si pongono ad un livello di generalità intermedio rispetto ai
modelli che fanno riferimento a poche dimensioni estremamente
generali (EPI di
Eysenck) e rispetto ai modelli che prevedono un maggior numero di
dimensioni di portata più specifica, ma di minor generalizzabilità
(16PF di
Cattell).
Il BFQ-2 è
costituito da 134 item ed individua 5 dimensioni fondamentali per la
descrizione e la valutazione della personalità di ogni individuo.
Completa
il report del test la panoramica sugli eventuali disturbi della
personalità, secondo la classificazione del DSM IV.
28) SCL 90 R –
Symptom Checklist
Si
tratta delle versione validata e standardizzata del test più
utilizzato per configurare i sintomi psicologici, pubblicata nel
2011. Valuta la gravità dei sintomi di disagio psichico nell’ultima
settimana, in diversi domini sintomatologici, il test trova la sua
applicazione in pazienti psichiatrici, di Medicina Generale ed anche
in soggetti non clinici. Per la diagnosi vengono presentate 9
dimensioni sintomatologiche primarie,
tra le
quali
somatizzazione,ossessività-compulsività,depressione,ansia,ostilità
ed
altre.
29)
TAS 20- Toronto Alexitimia Scale versione italiana
Si
tratta del test attualmente più diffuso per la valutazione
dell’alessitimia, ovvero la
difficoltà
di identificare e descrivere i propri sentimenti, e a distinguere gli
stati emotivi dalle percezioni fisiologiche.
La
prova valuta la presenza delle tre caratteristiche ritenute alla base
del disturbo:
- la difficoltà nell'identificare i sentimenti;
- la difficoltà nel descrivere i sentimenti altrui;
- il pensiero orientato quasi solo all'esterno, e raramente verso i propri stessi processi endopsichici.
30)
16 PF 5 –
E’
un esauriente ‘inventario di personalità’, l’ultima evoluzione
del 16 PF di Cattell. Si basa sulla misura di 16 dimensioni,
funzionalmente indipendenti e psicologicamente significative, isolate
in più di trent’anni attraverso studi fattoriali condotti su
gruppi normali e clinici. La prova ha trovato la sua utilità
particolarmente in ambito aziendale, ma anche nel setting clinico.
31)
Test dei labirinti di Porteus –Porteus Maze Test:
il
test dei labirinti si struttura come una prova di livello
intellettivo non verbale. Attraverso l’esecuzione che il soggetto
fornisce, si evincono non solamente il livello cognitivo, ma anche le
capacità di elaborazione ed il coordinamento motorio necessario ad
eseguire la prova. Attraverso una siglatura che tiene conto di ogni
tipo di errore nella esecuzione del test, si possono trarre
informazioni approfondite sulle modalità che sottendono la
performance dell’esaminato, comparate con altre prove di tipo
neuropsicologico.
32) PORT –
Perception Of Relationships Test
Il
‘test della percezione delle relazioni’ è un test proiettivo
pensato come valido strumento per la valutazione della relazione
genitore-bambino nei casi giudiziari di separazione e divorzio.
Esso
consta di una serie di compiti che vengono richiesti al bambino –
si tratta per lo più di disegnare -, che permettono , mediante
l’attribuzione di punteggi standardizzati, di pervenire alla
valutazione di come il soggetto percepisca le figure genitoriali e
verso quale delle due sia spinto in una maggiore interazione.
La
prova è particolarmente utile nei casi di affidamento.
33)
Hamilton Depression Scale:
Scala
che indaga 21 diverse aree che sono determinanti per la valutazione
dello stato depressivo del soggetto. Le aree sono: umore depresso,
senso di colpa, idee di suicidio, insonnia iniziale, insonnia
intermedia, insonnia prolungata, lavoro e interessi, rallentamento di
pensiero e parole, agitazione, ansia di origine psichica, ansia di
origine somatica, sintomi somatici gastrointestinali, sintomi
somatici generali, sintomi genitali, ipocondria, introspezione,
perdita di peso, variazione diurna della sintomatologia,
depersonalizzazione, sintomatologia paranoide, sintomatologia
ossessiva. Ciascuna delle 21 aree rappresenta un singolo items della
scala, ad ognuno dei quali l’esaminatore, durante il colloquio,
deve attribuire un punteggio che va da 1 (assente) a 5 (grave), o da
1 (assente) a 3 (chiaramente presente), a seconda degli items e della
gravità dei sintomi.
34)
Test spettro ossessivo-compulsivo ‘lifetime’:
Prova
composta dal gruppo di studio della Clinica Santa Chiara di Pisa, per
lo studio ed il trattamento psichatrico. Consta di 183 domande a
risposta ‘si’ ‘no’, che esplorano lo stato del soggetto in
relazione al disturbo ossessivo-compulsivo ‘lifetime’, ovverosia
relativo alla condizione esperita nel corso degli anni.
35)
Test spettro panico-agorafobico ultimo mese:
Evidenzia,
attraverso 114 domande a risposta ‘si’ ‘no’, la condizione
dell’esaminato in relazione alla sintomatologia panico-agorafobica
esperita nell’ultimo mese. Prova composta dal gruppo di studio
della Clinica Santa Chiara di Pisa, che si occupa del disagio
psichiatrico.